Ho partecipato al corso “Optometria secondo le linee guida americane ed europee” organizzato a Bologna dalla Società Optometrica Italiana di cui sono membro. Il relatore era Anto Rossetti.
Era un corso che avevo voglia di fare da diverso tempo, da quando avevo letto sul sito Sopti la presentazione, in quanto sentivo la necessità di avere, bianco su nero, dei punti fermi da seguire durante un esame visivo optometrico.
Molte sono le metodologie per “controllare la vista”, quasi infiniti i test eseguibili e quattro le figure professionali della visione in Italia (Optometrista, Ottico, Ortottista, Medico Oculista). Di conseguenza ritengo indispensabile avere la possibilità di seguire delle linee guida certe di riferimento per sapere quale sia il “minimo” eseguibile per poter dire di avere fatto un valido lavoro nell’interesse della salute e benessere della persona che si é rivolta a me.
Durante il corso sono state presentate e descritte le linee guida ufficiali americane e europee in particolare della American Optometric Association e della European Council of Optometry and Optics.
Sarebbe stupendo se potessimo tutti noi, ottici e optometristi, essere uniti nel riconoscere in queste linee guida, magari appositamente rivedute per l’Italia, l’esame optometrico “minimo” da somministrare.
Ma sopratutto sarebbe nell’interesse della salute e della visione delle persone.
Anche se, chi adora prescrivere occhiali con il “controllo della vista computerizzato” in cinque minuti e via non sarebbe tanto d’accordo.
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