Non sono il primo, non sono l’unico. Proprio per questo spero che come me siano tanti gli ottici e gli optometristi che sostengono in modo attivo l’importanza di un aggiornamento professionale costante, ovviamente per migliorare ogni giorno la qualità del proprio servizio a vantaggio di chi si rivolge a noi per risolvere problemi visivi e aumentare le performance visive.
In pratica non é possibile pensare di dare il miglior servizio possibile a favore del benessere visivo se le proprie conoscenze sono ferme a diversi anni prima.
Non ho ottenuto il titolo che mi ha abilitato a questa professione cinquanta anni fa ma già in questi sedici anni ho visto cambiare molte basi che ritenevo solide, o almeno così mi erano state trasmesse poiché allora lo erano.
Ho visto capitoli di anatomia oculare essere messi in discussione. Ho visto scoprire nuovi strati della cornea. Ho sentito grandi colleghi e professori confrontarsi tra loro e rivedere le proprie teorie, se necessario.
Ho usato strumenti per la misurazione della vista che erano imperfetti e ora sono (quasi) perfetti. E chi li denigrava ora ne insegna le caratteristiche.
Io ne ho viste cose che voi umani non potreste immaginarvi, navi da combattimento in fiamme al largo dei bastioni di Orione, e ho visto i raggi B balenare nel buio vicino alle porte di Tannhäuser. E tutti quei momenti andranno perduti nel tempo come lacrime nella pioggia. È tempo di morire.
Come ottico e contattologo non posso pensare di risolvere un problema visivo di chi si rivolge a me offrendogli la stessa lente a contatto che avrei proposto nel 1997. Oppure quella tipologia di lente é comunque la soluzione migliore ma la scelta non dovrebbe essere dettata dal fatto che non conosco le nuove tipologie di lenti.
L’aggiornamento professionale che sostengo non deve essere solo del proprio bagaglio culturale e di conoscenza, stimolato, rinfrescato e aumentato attraverso corsi e workshop, ma deve anche essere un aggiornamento professionale di strumentazione tecnica dello studio e del negozio dove si lavora.
Per questo ogni anno sprono i negozi con cui collaboro nell’aggiungere nuovi strumenti per la misurazione della vista e per la prevenzione del benessere visivo.
L’aggiornamento di un professionista deve avvenire anche attraverso la strumentazione che utilizza per svolgere il proprio lavoro consentendo a chi gli si rivolge di usufruire di servizi aggiornati.
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